Io osservo, valuto e poi creo una realtà visiva immaginaria. Sovrappongo situazioni diverse come per esempio la femmina con il maschio, l’acqua con il ragazzo e la roccia con il fiore.
Con la semplice tecnica della doppia esposizione unisco non solo un’ immagine sopra l’altra ma dei concetti che per sintesi vanno a generare una terza istanza del tutto inattesa.
Con l’aiuto del materiale Polaroid (a volte scaduto) tutto ciò e stato molto intrigante perché mi permetteva di vedere subito le mie creazioni che restano uniche e sempre concepite in una dimensione di azzardo.